Concorso a cattedre: il 12 febbraio mobilitazione unitaria davanti allaPrefettura
I sindacati chiedono l’apertura di un tavolo di trattativa che tenga conto dei diritti acquisiti dai docenti precari coinvolti.
La FLC CGIL, la CISL Scuola, la UIL Scuola, lo SNALS hanno indetto per il 12 febbraio 2016, invitano tutti i precari al presidio venerdì pomeriggio dalle ore 16.30 davanti allaPrefettura di Benevento per chiedere al Ministero dell’Istruzione l’apertura di un tavolo di confronto che tenga conto dei diritti acquisiti dai precari coinvolti dal concorso.
Il concorso pubblico è lo strumento di reclutamento che garantisce assunzioni trasparenti, in contrapposizione alla chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici. Il concorso è un atto dovuto, ma prima vanno gestite le situazioni di eccezionalità che ancora permangono, nonostante le assunzioni del piano nazionale.
Non è colpa dei precari se per anni si è usato l’organico di fatto per garantire l’ordinario funzionamento delle scuole. Questi numeri dovevano essere quelli dell’organo di diritto:non ci sarebbero stati precari ma personale di ruolo. La sentenza della Corte di Giustizia Europea che vieta la reiterazione dei contratti va attuata, determinando i criteri per l’assunzione di coloro che possono vantare tale reiterazione.
Dopo il parere critico del CSPI, è necessario:
• risolvere la situazione di chi pur avendo i titoli per l’assunzione rischia di essere estromesso da un concorso a dir poco selettivo, che non valorizza il lavoro e le professionalità acquisite
• sanare l’illegittimità della mancata assunzione dei docenti della scuola dell’infanzia delle Graduatorie di Merito e delle GAE, che non hanno potuto concorrere al piano nazionale di assunzioni con il pretesto della delega sul percorso 0-6, che non ha avuto alcun finanziamento
• bandire il terzo ciclo di TFA per i docenti di terza fascia, spesso in possesso di anni di servizio cospicui come quelli dei colleghi delle altre graduatorie, ma che rischiano di non poter concorrere, perché privi del requisito dell’abilitazione.
La mobilitazione unitaria parla al mondo del precariato esteso perché quando c’è un confronto tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione si estendono i diritti per tutti.
Le organizzazioni sindacali saranno in piazza il 12 febbraio a rivendicare ancora una volta un piano assunzionale che risponda anche col concorso all’eccezionalità di una situazione che avrà termine, anche da un punto di vista giudiziario, solo con la fine della stagione del precariato storico.
Il concorso pubblico è lo strumento di reclutamento che garantisce assunzioni trasparenti, in contrapposizione alla chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici. Il concorso è un atto dovuto, ma prima vanno gestite le situazioni di eccezionalità che ancora permangono, nonostante le assunzioni del piano nazionale.
Non è colpa dei precari se per anni si è usato l’organico di fatto per garantire l’ordinario funzionamento delle scuole. Questi numeri dovevano essere quelli dell’organo di diritto:non ci sarebbero stati precari ma personale di ruolo. La sentenza della Corte di Giustizia Europea che vieta la reiterazione dei contratti va attuata, determinando i criteri per l’assunzione di coloro che possono vantare tale reiterazione.
Dopo il parere critico del CSPI, è necessario:
• risolvere la situazione di chi pur avendo i titoli per l’assunzione rischia di essere estromesso da un concorso a dir poco selettivo, che non valorizza il lavoro e le professionalità acquisite
• sanare l’illegittimità della mancata assunzione dei docenti della scuola dell’infanzia delle Graduatorie di Merito e delle GAE, che non hanno potuto concorrere al piano nazionale di assunzioni con il pretesto della delega sul percorso 0-6, che non ha avuto alcun finanziamento
• bandire il terzo ciclo di TFA per i docenti di terza fascia, spesso in possesso di anni di servizio cospicui come quelli dei colleghi delle altre graduatorie, ma che rischiano di non poter concorrere, perché privi del requisito dell’abilitazione.
La mobilitazione unitaria parla al mondo del precariato esteso perché quando c’è un confronto tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione si estendono i diritti per tutti.
Le organizzazioni sindacali saranno in piazza il 12 febbraio a rivendicare ancora una volta un piano assunzionale che risponda anche col concorso all’eccezionalità di una situazione che avrà termine, anche da un punto di vista giudiziario, solo con la fine della stagione del precariato storico.
Mobilitazione precari 12 febbraio 2016
comunicato unitario giornata di mobilitazione precari scuola
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