Incontri al MIUR del 23 ottobre 2017

Applicazione Decreti legislativi attuativi legge 107/15

Partono i concorsi riservati
Vanno trovate soluzioni per il personale già di ruolo in possesso di  titoli di studio per altri insegnamenti.

La Uil chiede regole uguali per tutti: no ad un sistema che favorisce le scuole private

 

Decreti legislativi attuativi della Legge 107/15, questo l’argomento trattato in uno specifico incontro tra l’Ufficio di Gabinetto del Ministro e le organizzazioni sindacali.

Il Dott. Pinneri ha comunicato ai sindacati che tutta la partita dei decreti avrà modalità diverse di attuazione, secondo la tempistica di entrata in vigore degli stessi, quindi il programma di lavoro per il momento si concentrerà solo su alcuni.

Tra i più urgenti è stato presentato quello relativo al reclutamento, in particolare il concorso riservato al personale precario abilitato.

Il decreto, ad avviso dell’amministrazione, riprenderà l’impianto dell’ultima procedura di reclutamento del 2016.

Il concorso potrebbe essere bandito anche prima della scadenza definita per legge (entro febbraio 2018).

E’ chiaro che questo sistema esclude tutti i docenti di ruolo a cui è negata la possibilità di abilitarsi per altri insegnamenti e richiedere i passaggi di ruolo. Invece di una carriera si prospetta un immobilismo professionale inaccettabile.

 

Diritto allo studio

Il MIUR ha comunicato, inoltre, lo stato di avanzamento dei lavori del decreto 63 relativo al “Diritto allo studio” che prevede: borse di studio per gli studenti delle secondarie di II grado, per un importo pari a 400 euro, e istituisce il sistema nazionale di voucher che, come uil continuiamo a criticare per le cattive prove date in questo periodo da questo sistema.

La Uil scuola, riservandosi di inviare osservazioni puntuali su tutti i decreti, ha presentato già delle prime osservazioni sulla base di quanto comunicato dal Miur.

 

Reclutamento

Sul reclutamento ha ribadito la contrarietà all’uso del termine “specializzazione” al posto di “abilitazione”. Per due motivi: si può generare confusione col vecchio titolo di specializzazione sul sostegno e, soprattutto, perché il concetto di “abilitazione” rimarca l’autonomia professionale e la libertà d’insegnamento del docente.

La Uil ha posto poi il problema dei docenti già di ruolo nelle scuole dell’infanzia, primaria o in altri ruoli ed in possesso del titolo di studio specifico per l’insegnamento nelle scuole secondarie.

A questo personale, nelle more di un sistema che potremmo definire nel contratto, deve essere prevista una fase transitoria che garantisca l’accesso alla procedura “abilitante”.

In assenza di soluzioni, non potendo acquisire l’abilitazione, è preclusa loro per sempre  la possibilità di passaggio di cattedra o di ruolo.

Sempre sul reclutamento, la Uil ha detto no ad un doppio sistema, uno riservato a tutti gli aspiranti che devono necessariamente superare un concorso, l’altro ai docenti con tre anni di servizio nelle scuole paritarie che vengono ammessi ai corsi di specializzazione in soprannumero e senza concorso.

Questo aspetto della delega non è condivisibile e la UIL si riserva di valutare una eventuale impugnativa.

 

Sistema integrato 0/6 anni

Il decreto prevede l’istituzione della nuova figura dell’Assistente Educatore dei servizi educativi per l’infanzia, il requisito è il possesso della laurea triennale in scienze dell’educazione (L19) o laurea quinquennale in scienze della formazione primaria, integrata da un corso di specializzazione per complessivi 60 CFU.

Per questi ultimi la Uil ha proposto di ritenere valido a tutti gli effetti, anche attraverso una fase transitoria, il titolo posseduto per l’accesso alla predetta figura di assistente.

Sempre su questo aspetto la Uil ha ribadito la necessità di prevedere l’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia.

 

Inclusione e disabilità

Nella bozza illustrata si parla di continuità didattica che il dirigente scolastico potrebbe riconoscere al supplente in servizio derogando dalle graduatorie.

Su questo aspetto la Uil, pur riconoscendo il valore della continuità, non ritiene che possano essere i genitori ad indirizzare la scelta dei docenti ma bisogna contemperare le esigenze di continuità degli studenti con i diritti di graduatoria dei docenti.

Sui decreti più urgenti i sindacati si sono riservati di fare osservazioni puntuali nei prossimi giorni.

Per la Uil scuola hanno partecipato Antonello Lacchei, Mauro Colafato e Pasquale Proietti.

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